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MEDITATE  SUB   -  MEDITATE !!
Non fate come lui !!!


MEDITATE  SUB   -  MEDITATE !!
Subgear
Materiali scadenti
  
   Questa è l'E-mail che ho inviato ai responsabili della Scubapro (sales@scubapro.it).
Bisogna stare attenti alle compagnie che si scelgono, si rischia di metterci la faccia, dal momento che supportate il marchio Subgear vi assumete anche le responsabilità.
Salve, mi chiamo Pasquale, sono in possesso di un mini hammerhead della Subgear.
Quando si parla di subacquea son tutti concordi che la sicurezza è alla base di tutto. Tema che serve solo a far lievitare i prezzi di tutti i prodotti che servono al sub, perché non sempre il prodotto qualità/prezzo risponde ai requisiti necessari.
Con disgusto mi presento a voi per rinfacciarvi della cupidigia e l’avidità che avete. Per pochi centesimi mettete impunemente in pericolo la vita del subacqueo sfortunato. La scelta dei materiali meticolosamente fatta in fase di progettazione è solo finalizzata al massimo guadagno e non alla salvaguardia della vita umana.
Che una tromba si blocchi e non emette più il suono è accettabile ma che salta il tappo che rende elastico il pulsante è una assurdità.
Solo perché il costruttore ha scelto di usare un componente di plastica e per lo più di pessima qualità, visto che si è rotto, con inevitabile spreco d’aria, elemento vitale per il subacqueo.
Il sub preso alla sprovvista, si spaventa, si disorienta, e se impegnato in qualche manovra particolare è costretto a fermarsi per apportare riparo a quello che è successo. Quando ha capito cosa è successo si attiva per neutralizzare il guasto: sganciare la tromba dalla frusta e agganciare la frusta direttamente sul gav. Se non ci riesce è costretto a chiedere aiuto al compagno che gli deve chiudere il rubinetto della bombola e gli deve fornire la sua aria. In questo frangente c’è stata una inevitabile perdita di aria, un bel spavento, un buon impegno nel fare le manovre. Tutto questo per pochi centesimi di euro, per non aver voluto impiegare un tappo di ottone, di teflon o di acciaio inox. VERGOGNATEVI!
Da persona educata quale sono vi saluto e non vi dico come mi comporterò in futuro.
Io il tappo l'ho sostituito, mi è costato € 0.50


Meikon
Materiali scadenti
 
 Il 24-03-2016 ho acquistato una custodia subacquea Meikon per Canon G7x.
La custodia Meikon è uguale ed identica a Camera plus si presenta bene, porta due guarnizioni, una bianca e una gialla, la bianca è solo ornamentale, la gialla non assolve del tutto al suo compito, l'accoppiamento dei due gusci è fuori tolleranza massima. Nonostante tutte le attenzioni come richiesto dal produttore dopo solo tre immersioni si è allagata provocandomi danni morali ed economici. Ricordatevi: chi compra sul mercato di Hong Kong, è fuori tutela giuridica, pertanto in caso di controversia ci rimette tutto e sempre.


Scubapro
Materiali scadenti

 Le pinne Nova pure questo un prodotto della Scubapro, aerodinamiche belle ma deboli nella struttura hanno un loro punto di rottura. Dicono che sono state rinforzate, sul mercato si trovano pinne di gran lunga più durature a prezzo inferiore. A meno che non dovete fare la sfilata di moda, ci trattano come polli da spennare e non come sportivi che si vogliono divertire.


 
Aladino
Batteria

 Aladino Square è un computerino che produce la Scubapro, l'ho comprato perché ha un display con numeri molto grandi.  Questo strumento massimo ogni 5-6 immersioni richiede la sostituzione della batteria, se lo tieni fermo nel cassetto all'asciutto la batteria va cambiata comunque massimo ogni anno, diversamente quando meno te l'ho aspetti non funziona. Si è vero la batteria non costa molto ma è fastidioso oltre che pericoloso, è preferibile accedere all'interno il meno possibile, si corre il rischio che pur sostituendo le guarnizioni se non le posizioni nel modo giusto può imbarcare acqua e butti via il computerino. Addio immersioni in sicurezza. A meno che ogni volta che devi cambiare la batteria non ti rivolgi ad un centro assistenza qualificato.


Il filo di Arianna
Osservazioni

 In linea di massima il sub si immerge quando le condizioni del mare sono favorevoli, cioè buona visibilità, possibilmente onde bassissime, acqua cristallina, ciò non toglie che le condizioni del mare potrebbero cambiare all’improvviso e ci si ritrova impreparati.
La subacquea sebbene non è uno sport estremo richiede una adeguata preparazione ma soprattutto una buona conoscenza delle tecniche corrette da applicare al momento opportuno.
La pratica dell'attività subacquea in Italia non è, teoricamente, vincolata ad alcun obbligo di detenzione di brevetto, anche se in alcune regioni sono in discussione delle normative locali per obbligare i subacquei ad immergersi solo tramite Diving Center locali, e quindi ad essere sottoposti a controlli; è però consigliabile frequentare corsi appositi per apprendere la teoria e la tecnica giusta.
Le immersioni in grotta sono le più difficili e pericolose per via del tetto della grotta, che non sempre permette al sub di risalire direttamente in superficie, la presenza di sospensione di sabbia, fango o altri sedimenti può ridurre notevolmente la visibilità e rendere difficile l'orientamento. Il subacqueo è obbligato a ripercorrere la via d'accesso al contrario prima di poter terminare l'immersione, a questo punto gli è di grande aiuto il Filo di Arianna.

Che cosa è il filo di Arianna
Arianna figlia di Minosse innamorata di Teseo, suggerì al suo amato come venir fuori dal labirinto. (vedi Mitologia -Teseo e il Minotauro).
Con grandissima sorpresa ho constatato, facendo una piccola indagine, che non tutti i sub sanno che cosa è il filo di Arianna, a che serve e come si usa.
Il filo di Arianna lo si può paragonare a un corrimano, dove momentaneamente posizionato tutti lo devono poter utilizzare per prendere la giusta direzione: andata o ritorno che sia, va rimosso solo dopo che tutti i sub della spedizione si sono portati fuori dalla zona di pericolo. Man mano che si procede tra gli anfratti basta stendere il filo fino alla meta, avendo cura di ancorarlo di tanto in tanto per essere sicuri che al ritorno si possa fare la stessa strada o percorso. Al ritorno basta seguire il filo per ritornare al punto di partenza. Se si è in gruppo il filo ha la stessa funzione ma va usato con qualche accorgimento in più. Il capo gruppo stende il filo lungo il percorso mentre il resto del gruppo segue in modo tale che anche l’ultimo della fila possa fare lo stesso percorso. Quando è finita la passeggiata e si decide di tornare indietro, il capo gruppo inizia a percorrere la strada del ritorno seguendo il filo mentre gli altri seguono, solo adesso, l’ultimo della fila si fa carico di arrotolare il filo, togliendo ogni traccia del loro percorso. Se così non fosse, ma è il capo gruppo ad arrotolare il filo succede che chi segue non ha traccia del percorso e rischia di perdere la strada del ritorno. Quando c’è visibilità il problema non esiste, diventa pericoloso e incongruente quando la visibilità è scarsa.
Quindi all’andata il filo lo stende il capo gruppo, al ritorno il filo lo avvolge l’ultimo della fila.


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