Paramuricee
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Enrico e Rosaria Gargiulo, nel febbraio del 1990, sulla Rivista “Il Subacqueo” comunicano l’esistenza nei fondali dell’isola di Dino di una foresta di Paramuricee.
Alleghiamo il disegno con i riferimenti per localizzare la foresta delle bellissime paramuricee scoperta da Enrico e Rosaria Gargiulo nel 1980 presso l’isola di Dino.
Un ambiente che si estende su una piattaforma localizzata a circa 100 metri dalla parete del Frontone, nell’estremità occidentale, a meno di 30 metri e fino a 50, che ospita inoltre una notevole varietà di vita.

Una sagola piombata legata alla superficie da un pallone segna-sub si fermerà su una piattaforma rocciosa a -35 metri e inizia la zona dove appaiono i primi ventagli della foresta di Dino. Le Gorgonie rosse o Paramuricee (Paramuricea clavata) sono colonie di Gorgonacei molto ramificate e di colore rosso-carminioche si evidenzia solo sotto la luce delle lampade. La particolarità delle Paramuricee di Dino consiste nella varietà bicolore dei rami con parti colorate in giallo cromo sui rami rossi e con tante variazioni cromatiche. Alcune colonie, alte oltre un metro, sono completamente gialle e avvicinandosi ai rami si vedono i piccoli polipi aperti con gli otto tentacoli pinnati, caratteristici della sottoclasse Ottocoralli. La “foresta” si infittisce sul ciglio del pianoro e continua nella ricaduta successiva che termina nella sabbia a 45 metri di fondo. Sui rami sono adagiati flessuosi e colorati Crinoidi detti gigli di mare (Antedom mediterranea), molluschi bivalvi, uova di gattopardo, innocuo squaletto dei nostri mari, saraghi fasciati. musdee, cerniotte, centinaia di guarracini di fondale (Anthias anthias) e non è raro vedere sfrecciare schiere di ricciole in caccia. Esemplari analoghi si trovano nei fondali dell’isola di Medas in Spagna, di Tavolara in Sardegna e Portofino. Sono però esemplari isolati. La particolarità della “Foresta di Dino” consiste nell’insolita colorazione che passa dal colore rosso a quello giallo cromo, con tutta la serie di sfumature intermedie evidenziate sulla matrice rossa centrale.
E’ un’immersione impegnativa anche perché lo spettacolo è talmente stupefacente che non si vorrebbe più risalire! Obbligatoria una barca appoggio con bandiera-sub e con qualche bombola di emergenza per una decompressione più sicura. Non dimenticare che nei periodi estivi e non solo questa è una zona ad alto transito di mezzi nautici.
Occorrono bombole ben cariche, Jaket, doppio erogatore, un Computer, il pedagno di scorta, lampade e magari un'apparecchiatura video-fotografica per immortalare il sito che non ha eguali nel Mediterraneo ed è simile a quelle di Scilla in Calabria.

La foresta delle Paramuricee rosse e gialle con tutte le sfumature intermedie.