Aquilonismo
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L'aquilonismo è una pratica sportiva che consiste nel far volare una struttura più pesante dell'aria chiamata aquilone, fatta di materiali leggeri come carta velina, cotone, seta, tessuti o fibre moderne (nylon, dacron, mylar, rip-stop, cuben), guidandone il volo da terra tramite uno o più cavi, che può volare sfruttando la forza di portanza generata dal vento.
L‘aquilone è stato il primo oggetto più pesante dell’aria capace di volare in modo prevedibile e stabile, con il quale l’uomo ha sfidato la gravità terrestre, i suoi primi usi hanno a che fare con la spiritualità dell’uomo e la religione
Esistono diversi tipi di aquilone:
- Gli aquiloni classici / statici delle più disparate forme, (più comunemente romboidali e con una coda piuttosto lunga), sono collegati a terra da un unico filo di ritenuta, (lunga fino ad anche 200 metri).
- Gli aquiloni combattenti, sono aquiloni di origine orientale ad un singolo cavo di ritenuta, che contrariamente agli aquiloni statici possono eseguire delle evoluzioni a seconda della trazione esercitata sul cavo di ritenuta.
- Gli aquiloni acrobatici sono aquiloni che si controllano con due o più cavi, generalmente di una lunghezza compresa tra 20 e 45 metri, con i quali si possono compiere evoluzioni su 2 o sui 3 assi dimensionali; le evoluzioni bidimensionali si definiscono "figure" e le evoluzioni tridimensionali si definiscono "tricks".
- Gli aquiloni da trazione sono formati da una ala o aquilone, governato tipicamente grazie a 2, 3 o 4 cavi ed eventualmente da una barra di controllo o tramite maniglie per farsi trainare.
Gli aquiloni sono stati usati nel corso del tempo per trainare imbarcazioni, sollevare persone, per spaventare nemici, per pescare, per salvare naufraghi, per fotografare dall'alto, per portare in quota strumenti meteorologici, per segnalare, per alzare antenne radio, per contrabbandare liquori, per infiltrarsi in volo e silenziosamente nelle linee nemiche, per passare i cavi da una sponda all'altra di un fiume, per scopi pubblicitari, per catturare i fulmini, per entrare in una città assediata, per misurare distanze, per lanciare messaggi, per sperimentare il volo a motore e il volo planato ma anche, con un significato animistico, come mezzo per entrare in contatto con il mondo degli dei, con l'anima delle cose, con la benevolenza del clima, con il soprannaturale, usando il destino del volo come auspicio per il futuro, per le segnalazioni e le comunicazioni durante le operazioni militari, per innalzamento di antenne, per produzione di energia, per foto aerea, per divertimento, per spettacolo.
Sebbene non ci siano prove storiche inconfutabili, è oramai accettato da tutti gli esperti che gli aquiloni furono inventati 2800 anni fa in Cina, paese dove erano disponibili i materiali più adatti alla loro costruzione: il tessuto di seta per la velatura, i fili di seta intrecciata per i fili di ritenuta, il legno di bambù elastico e resistente per il telaio. Gli aquiloni erano dipinti con scene mitologiche e a volte erano dotati di arpe eoliche o fischietti per produrre suoni una volta in volo. Dopo la sua introduzione in India, l’aquilone si trasformò in aquiline combattente e prese lì il nome di patang, una tradizione che si perpetua tuttora ogni anno in India al festival di Makar Sankranti (il 14 Gennaio) dove ne vengono fatti volare a migliaia. L’aquilone era conosciuto sia in Polinesia, sia nella lontana Nuova Zelanda, e si presume che la sua conoscenza sia stata diffusa a partire dalla Cina. Aquiloni di forma antropomorfa costruiti con stoffa e legno venivano usati in Polinesia nelle cerimonie religiose, per diffondere le preghiere agli dei.
L’uso dell’aquilone si propagò in Europa in tempi relativamente recenti, sebbene stendardi gonfiati dal vento erano usati dai romani. Le prime descrizioni degli aquiloni furono diffuse attraverso gli scritti di Marco Polo alla fine del 13^ secolo mentre i primi aquiloni provenienti dal Giappone e dalla Malesia furono importati da marinai nel 16^ e 17^ secolo. Inizialmente vennero considerati delle vere e proprie curiosità ma successivamente nel 18^ e 19^ secolo gli aquiloni furono un veicolo delle ricerche scientifiche.
Per costruire la velatura vengono utilizzati materiali leggeri e resistenti, che possono essere tradizionali come la carta e la seta oppure materiali moderni, come il ripstop, il mylar, il kevlar, o il dacron. Nella scelta dei materiali incide la forma e la tipologia dell’aquilone: ad esempio per gli aquiloni gonfiabili viene utilizzato principalmente il ripstop, per gli acrobatici sia il ripstop che il kevlar. Per i combattenti i materiali principali sono la carta ed il mylar. Anche per il telaio si privilegiano materiali flessibili, leggeri e resistenti. Fra i materiali tradizionali abbiamo il bambù, il legno ramino, mentre i materiali tecnici moderni sono la fibra di vetro (piena per le piccole sezioni, cava per le sezioni più grandi), varie tipologie di fibra di carbonio. Per i cavi di ritenuta vanno privilegiati fili leggeri, resistenti e non elastici. Possono essere usate fibre naturali come il lino, il cotone, nella forma di multi filamenti, generalmente intrecciati. Materiali moderni sono invece trecciole di nylon, poliestere, rayon, dacron, kevlar, dyneema, spectra. Per le briglie si usano le stesse tipologie di materiali usati per i cavi di ritenuta, nelle sezioni e carichi di rottura proporzionati.
Le forze che permettono all’aquilone di rimanere sospeso e fermo in aria sono: la trazione (vincolo) del cavo di ritenuta con le sue due componenti verso terra e verso la direzione opposta a quella del vento, la forza peso diretta verso terra, la forza di resistenza, che va nella stessa direzione del vento, e la portanza in direzione opposta alla forza peso, ovvero verso il cielo. Affinché l'aquilone resti stabile in cielo, la somma di questi vettori deve dare un risultato pari a zero.
Negli aquiloni acrobatici a quattro cavi il pilota ha completamente sotto controllo l’angolo di incidenza dell’aquilone. Il comando di questo tipo di aquiloni è estremamente preciso ma allo stesso tempo è molto complicato. In questa tipologia di acrobatici possono essere variate le lunghezze dei cavi di sinistra o di destra o entrambe. Questo tipo di controllo totale ha introdotto una innovazione così radicale nelle manovre possibili, un aquilone a quattro cavi può essere fatto volare sia in avanti che all’indietro, tanto da ispirare il nome “revolution” nella sua versione commerciale.
Nell’utilizzo degli aquiloni si devono tenere presente le seguenti regole minime di sicurezza, sia per tutelare se stessi che gli altri.
- Utilizzare guanti robusti, specialmente quando gli aquiloni sono di dimensioni medio grandi:
il cavo di ritenuta infatti può causare scottature per abrasione.
- Mai far volare gli aquiloni in presenza di temporali:
parti del telaio possono attirare i fulmini e il cavo di ritenuta in presenza di umidità può fornire una via di discesa a terra per il fulmine con possibili conseguenze catastrofiche.
- Non far volare aquiloni in prossimità di linee elettriche:
il cavo di ritenuta potrebbe in particolari condizioni divenire conduttore, con la possibilità di creare cortocircuiti potenzialmente mortali per chi tiene il cavo di ritenuta.
- Mai volare in prossimità di strade di grande comunicazione:
il vostro aquilone potrebbe distrarre dalla guida qualche automobilista, che potrebbe quindi causare incidenti stradali.
Quando si fanno volare aquiloni con grande trazione vanno prese le opportune precauzioni per proteggere gli spettatori sia dalla possibile caduta dell’aquilone, sia dal contatto con il cavo di ritenuta.
L'aquilone è generalmente rappresentato dalla losanga di carta con le code, la sua funzione è il gioco, i suoi utenti sono per lo più i bambini, il suo luogo è uno spazio aereo condiviso con un gran numero di altri oggetti volanti, la sua utilità pratica e il suo significato religioso sono considerati nulli.
Esempio di aquilone
